Vuelta a España 2019, i capitani del Team Ineos già in ritardo: “Non cerchiamo scuse”

Un inizio di Vuelta a España 2019 molto difficile per i due uomini di riferimento per la classifica generale del Team Ineos. Alla fine della seconda tappa vinta da Nairo Quintana (Movistar), infatti, sia Tao Geoghegan Hart che Wout Poels hanno accumulato un ritardo molto pesante di circa 10 minuti, che li esclude già di fatto da qualsiasi possibilità di lottare per le posizioni di vertice della classifica.

Su quello che è realmente accaduto durante la seconda tappa, il direttore sportivo Nicolas Portal ha dichiarato: “Non vogliamo nascondere nulla, non ha senso cercare scuse. Sì, faceva caldo, ma non era così caldo. E sì, era dura, ma non così dura. I ragazzi erano lassù ai piedi della salita. Si aspettavano molto più di quello che hanno fatto, ma è andata così. Cercheremo di scoprire cosa è successo, all’interno del team, utilizzare i nostri dati e vedere cosa possiamo scoprire. Ma è complicato”.

Le uniche possibilità per la squadra britannica rimangono quindi David De La Cruz e Salvatore Puccio, attualmente a poco più di due minuti dall’attuale Maglia Rossa Nicolas Roche (Team Sunweb): “Sì, sembra così. David sta bene, e vuole vedere se può migliorare – ha continuato il direttore sportivo del team – Due minuti non sono poi così male. Una buona fuga o una buona tappa e può migliorare. Ma per Wout e Tao è uno scenario diverso”.

Quello che è certo è che per Geoghegan Hart e Poels ormai la possibilità di lottare per la classifica generale è esclusa: “Non siamo venuti qui con grandi aspettative di vincere la Vuelta – ha dichiarato ancora Portal – ma è simile a come eravamo al Giro d’Italia dopo lo schianto di Egan (Bernal,ndr) e ci siamo rivolti ai giovani come Pavel (Sivakov,ndr) e Tao per vedere cosa potevano fare”.

Inizialmente il Team Ineos aveva altri programmi per Poels: “Wout non avrebbe dovuto fare la Vuelta ma dopo il Tour si è allenato bene e quindi abbiamo pensato che sarebbe stata una buona idea”. Mentre il giovane britannico sembrava in forma dopo aver concluso al quinto posto il Giro di Polonia: “È un peccato. In Polonia stava andando molto bene e non ha spinto così forte, e normalmente avrebbe fatto classifica qui. Soprattutto perché si sentiva molto bene nella cronosquadre”.

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